“Boom clamoroso”. Sondaggi politici, l’escalation paurosa. E c’è anche chi cola a picco

“Boom clamoroso”. Sondaggi politici, l’escalation paurosa. E c’è anche chi cola a picco


A giugno, la scena politica internazionale ha vissuto momenti di tensione e colpi di scena. Mentre il conflitto tra Israele e Iran scuoteva gli equilibri globali, con gli Stati Uniti in prima linea, i leader mondiali si sono dati appuntamento al G7 in Canada. Qui, Donald Trump ha lasciato il tavolo prima del tempo, un gesto che ha fatto il giro del mondo. Ma non è tutto: il summit della NATO ha visto un clima meno teso, un segnale positivo in un contesto di incertezze crescenti.

In questo panorama, l’Italia ha giocato un ruolo non trascurabile, nonostante le sue posizioni non siano sempre state al centro della scena. La politica interna ha continuato a essere un campo di battaglia, con il Partito Democratico che ha dovuto affrontare una sconfitta difficile da digerire dopo un referendum con scarsa partecipazione. Temi come il terzo mandato per i presidenti di regione sembrano aver trovato una soluzione temporanea, ma le preoccupazioni per la denatalità e la fuga dei cervelli non accennano a diminuire.

Nonostante le sfide, il governo ha visto un aumento di consenso. Fratelli d’Italia, guidato dalla presidente Meloni, ha registrato una crescita importante nei sondaggi, toccando il 28,2%, la percentuale più alta dell’anno. Anche gli alleati di governo, come la Lega e Forza Italia, hanno visto migliorare le loro posizioni, con un incremento totale del 2,5% rispetto al mese passato.

Opposizioni in crisi?

Sondaggi politici, Fratelli d'Italia primo partito, ma perde l'1,3%  nell'ultimo mese

Dall’altro lato, i partiti di opposizione sembrano navigare in acque tempestose. Il calo del Partito Democratico è stato evidente, con una perdita che li ha portati al 21,4%. Il Movimento Cinque Stelle, nonostante la presenza mediatica di Giuseppe Conte, ha subito un duro colpo, scendendo al 13,3%. Queste difficoltà sono alimentate da divisioni interne su questioni cruciali, sia a livello di politica estera che su temi nazionali.

Intanto, il governo e la sua leader Meloni continuano a raccogliere approvazione, con un balzo di tre punti nell’indice di gradimento. Meloni e i suoi alleati, Tajani e Salvini, dominano la scena politica, mentre i leader dell’opposizione, come Conte e Schlein, faticano a mantenere il passo.

Nel complesso, il quadro politico sembra favorire l’attuale esecutivo, che beneficia di un effetto “rally round the flag” in un periodo di instabilità internazionale. Tuttavia, le divisioni interne alle opposizioni impediscono loro di sfruttare appieno il loro potenziale, lasciando il campo libero a chi è già al potere.

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